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EuroSuccessi – Come aiutiamo i nostri clienti ad ottenere giustizia!

I casi di successo gestiti da EuroRisarcimento Group

Leggi e ascolta le storie delle persone che, con il nostro aiuto, hanno ottenuto giustizia e sono stati risarciti per il danno fisico subito.
Saper scegliere è già una buona scelta!

Caso di malasanità

Si reca al Pronto soccorso per dolori addominali, dopo 17 giorni di agonia decede in ospedale. Famiglia risarcita con 1 milione e 100 mila €

La storia di Carla ha dell’incredibile, la paziente che recandosi al Pronto Soccorso per dolori addominali e ripetuti casi di vomito non viene accuratamente seguita e omettono di interpellare un chirurgo nell’immediato per indagare correttamente il quadro clinico.

Viene ricoverata per 17 giorni, nei quali continua a dimagrire e ad avere dolori addominali. La sottopongono a quotidiane visite mediche ma non approfondite, fino ad accorgersi della necessità dell’intervento chirurgico.

A causa dell’insorgenza di una necrosi i sanitari così intervengono con urgenza ma non ci sarà più modo di recuperare la paziente dal quadro settico ormai in essere. Due giorni dopo l’intervento viene dichiarato il decesso.

Senza ombra di dubbio, nemmeno secondo il medico del Tribunale di Ravenna, si giunge a sostenere che i sanitari che la ebbero in cura non si accorsero nell’immediatezza della presenza di un’ernia crurale che, se trattata chirurgicamente con urgenza, avrebbe evitato il decesso della paziente.
Dopo una lunga battaglia i figli di Carla hanno, perlomeno, ottenuto giustizia vedendosi riconosciuta la responsabilità dei medici ottenendo oltre 1 milione e centomila euro.

Risarciti € 1.100.000

Caso di malasanità

Operato per una stenosi cervicale, rimane semi paralizzato. Risarcito con € 750.000

Mario si è rivolto a noi di Eurorisarcimento Group a seguito di un intervento di stenosi cervicale andato male. Al suo risveglio Mario scopre di aver perso il totale controllo del lato destro del suo corpo.

I medici non sanno fornire giustificazioni valide a quanto successo e oggi Mario vive con una grave disabilità e problemi deambulatori con la necessità di accedere a costanti cure fisioterapiche e al supporto familiare.

Studiando il caso di Mario insieme alla nostra equipe di esperti, siamo entrati in trattativa con la struttura ospedaliera, che inizialmente negava ogni responsabilità, e siamo stati in grado di dimostrare non solo che l’intervento a cui Mario si è sottoposto era inutile ma che è stato addirittura peggiorativo delle sue condizioni di salute a causa di un errato approccio chirurgico.

In pochi mesi abbiamo ottenuto dalla struttura sanitaria un risarcimento di oltre 750.000 euro.

Stenosi cervicale

Risarciti € 750.000

Risarcimento danni incidente stradale

Sorpasso azzardato, ragazza muore sul colpo. Famiglia risarcita con €400.000

Carlo è il papà che ci ha contattato perché troppo prematuramente ha perso la giovane figlia in un incidente stradale e ci ha chiesto di ottenere per lei la miglior giustizia possibile.

Teresa stava percorrendo con la sua auto una strada provinciale per rientrare a casa quando l’auto dietro di lei decide di avventurarsi in un sorpasso, pur vedendo arrivare una terza auto nella carreggiata di senso opposto. Purtroppo la manovra non si conclude correttamente e nel rientrare, l’auto in sorpasso, urta e fa sbandare l’auto di Teresa che invade la corsia opposta scontrandosi frontalmente con l’auto che stava sopraggiungendo. Teresa muore sul colpo.

Carlo si rivolge a noi per il risarcimento. La controparte contesta la richiesta e si difende alludendo a un mancato controllo dell’auto da parte di Teresa che avrebbe causato il primo impatto nonché l’inevitabile frontale con l’auto sul lato opposto.

Attraverso un nostro perito di fiducia siamo fortunatamente riusciti, mediante CTU dinamico ricostruttiva, a provare non solo che Teresa non superava i limiti di velocità imposti ma che la responsabilità di quanto accaduto era da attribuirsi all’iniziale sorpasso azzardato del veicolo che la succedeva al momento dell’incidente.

Carlo e la sua famiglia hanno così potuto ottenere un risarcimento di 400.000 euro, anche se siamo consapevoli che nessuna cifra potrà mai restituire Teresa all’affetto dei suoi cari.

Incidente mortale giovane ragazze

Risarciti € 400.000

Caso di malasanità

Carcinoma endometriale sottovalutato ed errori durante l'intervento. Giovane donna muore. Figlio risarcito con €900.000

Enrico si è rivolto a noi di Eurorisarcimento Group per avere una risposta su cosa sia successo alla mamma che prematuramente l’ha lasciato.

La madre viene ricoverata per un raschiamento e a seguito della biopsia le viene diagnosticato un carcinoma endometriale. I medici dimettono la donna senza cure o indicazioni di approfondimenti successivi. Si limitano a raccomandare la sola medicazione della ferita.

Dopo due settimane di dolori ed episodi di febbre, Enrico accompagna la madre in ospedale per accertamenti e scopre che durante l’intervento è stata erroneamente tagliata una retìna (li presente per sistemare una precedente ernia ombelicale). La piccola rete era stata lasciata rotta all’interno dell’addome e aveva causato delle aderenze oltre a una brutta infezione.

Operata d’urgenza, alla donna viene tolto quasi totalmente l’intestino. La madre di Enrico passerà molto tempo in terapia intensiva e dopo 9 mesi di calvario tra ricoveri in ospedale e in centri di lungo degenza, muore.

A seguito di una lunga battaglia, durante la quale la struttura sanitaria rifiutava di riconoscere come il primo intervento fosse stato causa di una concatenazione di eventi successivi, sino a sfociare nel decesso della paziente, siamo riusciti a dimostrare che è stata la condotta dei sanitari a portare alla morte la povera mamma di Enrico.

La struttura sanitaria ha così finalmente risarcito Enrico e la sua famiglia con oltre 900.000 euro

Donna di mezza età che sorride

Risarciti € 900.000

Caso di malasanità

Recidono arteria durante intervento ma dimettono comunque il paziente. Famiglia risarcita con €500.000

Serena si rivolge a Eurorisarcimento Group di Paolo Tomaello per fare chiarezza ed ottenere giustizia a seguito della perdita del papà.
Maurizio viene sottoposto a intervento coronarico e dimesso qualche giorno dopo. Mentre è a casa comincia a presentare stanchezza e dolore addominale. Recatosi al pronto soccorso il quadro appare disastroso. Era stata recisa un’arteria durante l’intervento coronarico. Nonostante le manovre d’urgenza, Maurizio muore.

Serena intraprende subito un’azione penale che però viene archiviata velocemente senza che vi sia attribuita alcuna responsabilità medica.
Serena si rivolge a noi disperata ma determinata a ottenere giustizia per il padre. Grazie all’intervento di una equipe medico legale di prim’ordine abbiamo dimostrato in sede civile le dimissioni premature e che un ecocolordoppler di controllo, avrebbe potuto individuare la lesione avvenuta in sala operatoria salvando così la vita a Maurizio.
In tempi record abbiamo permesso alla famiglia di ricevere un risarcimento di oltre 500 mila €

Intervento coronarico

Risarciti € 500.000

Risarcimento per infortunio sul lavoro

Si infortuna sul lavoro per colpa di un collega. Azienda risarcisce dipendente con € 80.000

Mario, mentre si trovava sul suo posto di lavoro con mansione di facchinaggio, viene travolto da un muletto in retromarcia guidato da un collega.
Trasportato all’ospedale Mario subisce due interventi per riparare la frattura biossea della gamba sinistra.
Dopo intensi mesi di riabilitazione, Mario riesce a rientrare finalmente al lavoro.

L’Inail riconosce alla vittima dell’infortunio sul lavoro una invalidità permanente con rendita a vita, ma, grazie all’intervento di Eurorisarcimento Group, Mario ha potuto integrare, oltre alla rendita a vita, un risarcimento che l’Inail non riconosce ma che spetta di diritto a un infortunato rimasto invalido sul posto di lavoro.

Siamo così riusciti a far ottenere a Mario ulteriori 80.000 euro a risarcimento del danno subito.

Infortunio sul lavoro con muletto

Risarciti € 80.000

Caso di malasanità

Scivola sul marciapiede e in ospedale non si accorgono dell'arteria lesionata. Uomo muore in poche ore. Famiglia risarcita con €500.000

Ascolta come abbiamo fatto ottenere giustizia a Luciano dimostrando la negligenza, l’imprudenza e l’imperizia dei sanitari che l’avevano in cura. La famiglia di Luciano ha così ottenuto un risarcimento di oltre 500 mila euro.

Risarciti € 500.000

Caso di malasanità

Prende infezione a seguito di un intervento di protesi al ginocchio e rimane invalida. Risarcita con €500.000

Ti raccontiamo come abbiamo fatto ottenere giustizia a Franca facendola risarcire per un importo di 500 mila euro.
Eurorisarcimento Group anticipa tutte le spese per te e se non dovessi ottenere un risarcimento, tutte le spese rimarranno a carico nostro.

Risarciti € 500.000

Caso di malasanità

Batterio killer in una RSA. 2 morti e 42 intossicati. Figli risarciti con €300.000

Luciana si è rivolta a Paolo Tomaello per fare chiarezza su quanto accaduto al papà, inspiegabilmente deceduto presso la casa di residenza per anziani dove risiedeva.

Più di 40 anziani curati per una gastroenterite acuta di cui 2 muoiono dopo il ricovero in ospedale. E’ questo il bilancio di quanto accaduto in una RSA e Luciana, purtroppo, è la figlia di una delle 2 vittime.

Con l’aiuto dei nostri professionisti abbiamo messo sotto la lente di ingrandimento tutta la filiera del cibo presente all’interno della RSA. Dagli addetti al confezionamento nelle cucine, alla consegna dei pasti, fino alla somministrazione ai tavoli agli ospiti della residenza per anziani. Tutto è stato indagato con minuziosità.
L’autopsia sul corpo di uno dei deceduti rileverà la presenza di un batterio, il Clostridium, che sembra essere stato la causa del decesso. Il batterio si sviluppa in verdure e carni e in particolari condizioni di umidità e temperatura può produrre tossine fatali.

Iniziamo così, a fianco di Luciana, una battaglia legale che dopo anni è sfociata nella conferma di come la scarsa attenzione alla temperatura durante il trasporto, la consegna e la somministrazione del cibo abbiano fatto attivare il batterio nei funghi che erano presenti nel menu del giorno in cui è avvenuta l’intossicazione generale.

La famiglia di Luciana è stata risarcita con oltre 300.000 euro

Batterio killer nel cibo di una RSA

Risarciti € 300.000

Caso di malasanità

Operata all'anca, le viene reciso il nervo sciatico. Ulss risarcisce con €300.000

Sara, affetta da artrosi dell’anca destra, si sottopone all’intervento di innesto di una protesi.

L’intervento ha però conseguenze tragiche. A causa di un errore medico Sara subisce la lesione del nervo sciatico.
Seguono numerosi interventi e visite specialistiche ma purtroppo la funzionalità dell’arto non è stata recuperata totalmente.

Sara, assistita da EuroRisarcimento Group, dopo estenuanti trattative stragiudiziali, è riuscita ad ottenere in pochi mesi oltre 300 mila euro di risarcimento senza intraprendere una causa civile e senza anticipare alcun costo.

Risarciti € 300.000

Risarcimento danni incidente stradale

Giovane madre perde la vita in uno scontro frontale. Figlie risarcite con €250.000

Una donna, mentre tornava da lavoro, a causa di un colpo di sonno, invade la corsia del senso opposto di marcia impattando frontalmente con un’altra auto. L’incidente non lascia scampo alla donna, madre di due bimbe piccole, che purtroppo muore.

La compagnia assicurativa nega il risarcimento alle figlie, Lucia e Sofia, attribuendo la completa responsabilità del sinistro alla conducente deceduta.

Grazie all’intervento dei nostri professionisti e, in particolare, alla valutazione tecnica di un nostro perito, siamo riusciti a dimostrare che vi era stato un eccesso di velocità anche del conducente con cui la donna si è scontrata.

La compagnia assicurativa ha così risarcito le figlie con oltre 250 mila €

Madre muore durante incidente stradale lasciando due figlie piccole

Risarciti € 250.000

Caso di malasanità

Errata mastectomia porta a morte prematura. Risarcita famiglia con €600.000

Giulia e Laura sono le figlie di una donna deceduta a seguito di un intervento alla mammella.
La mamma venne ricoverata per un intervento di mastectomia dovuto a una sospetta neoplasia mammaria.

Nonostante l’avvertimento delle figlie di una allergia e una pregressa patologia, i sanitari somministrarono l’anestesia con modalità non idonee. A causa di ciò la paziente si aggravò e i sanitari furono costretti a ricorrere a misure d’urgenza (tra cui una tracheotomia) comunque non sufficienti a migliorare le condizioni cliniche e lasciando la mamma di Giulia e Laura per molto tempo senza ossigeno.
 
La signora, purtroppo, nonostante il tentativo di trasferimento in terapia intensiva, non ce l’ha fatta.
Giulia e Laura, affidandosi ad EuroRisarcimento Group, sono riuscite a ottenere giustizia dopo una battaglia giudiziaria, con un risarcimento di 600 mila euro.

Risarciti € 600.000

Caso di malasanità

Operata alla schiena per un’ernia, non torna più a camminare. Risarcita con €110.000

Maura è la signora che si è rivolta a noi per fare chiarezza su quanto accadutole.
Maura si sottopone a un intervento per rimediare una discopatia e togliere un’ernia L5-S1. A distanza di 6 mesi, dopo aver eseguito una tac di controllo perché riscontrava ancora dolore, scopre di avere “materiale discale protruso” e quindi di essere stata sottoposta ad un intervento eseguito in modo incompleto.
Ad oggi la Signora deambula con le stampelle.
Abbiamo quindi consultato il nostro team di esperti neurochirurghi che hanno sottolineato l’importanza di un corretto approccio per una completa asportazione dell’ernia.
La struttura sanitaria ha respinto ogni accusa costringendoci ad intraprendere una causa ottenendo infine un risarcimento di oltre 110.000 euro.

Donna risarcita per intervento di discopatia sbagliato

Risarciti € 110.000

Risarcimento danni incidente stradale

Pedone investito viene risarcito in tempi record con € 55.000

Serena, mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali viene urtata da un’auto e scaraventata a terra. L’urto avrebbe potuto esserle fatale.
L’intervento immediato degli operatori sanitari che la ebbero poi in cura ha dato diagnosi finale di frattura chiusa della settima vertebra cervicale e frattura dorsale somatica, oltre a contusioni multiple.

Serena non ha dovuto far altro che riposare e prendersi cura di sé perché a tutto il resto abbiamo pensato noi di Eurorisarcimento Group, anticipando per lei tutte le spese, anche mediche.

In soli 7 mesi Serena ha ottenuto un congruo risarcimento di oltre 55 mila €.

Padone che attraversa la strada

Risarciti € 55.000

Caso di malasanità

Muore dopo essere stato dimesso dal Pronto Soccorso. Famiglia risarcita con € 350.000

Claudia è la donna che si è rivolta a noi per fare chiarezza in merito a quanto successo al papà, che troppo prematuramente l’ha lasciata.
A poche ore dalla dimissione dal Pronto Soccorso, l’uomo si accascia a terra e la figlia lo trova inerme e privo di vita.

Claudia vuole la verità, vuole capire cos’è successo e dopo una battaglia giudiziale è emerso che i sanitari, omettendo di sottoporre ad esami più approfonditi il paziente, non si sono resi
conto dell’aneurisma in atto.
Claudia ottiene così giustizia, almeno sotto il profilo civile, vedendosi riconosciuto un risarcimento di oltre 350 mila euro.

Risarciti € 350.000

Risarcimento danni incidente stradale

16enne muore investito da un camion e l'assicurazione non vuole pagare. Famiglia risarcita con €700.000

Ti raccontiamo come abbiamo fatto ottenere giustizia a Fabio e alla sua famiglia con un risarcimento (simbolico) di 700 mila euro.

Risarciti € 700.000

Risarcimento danni incidente stradale

Viene investito da un'auto mentre è in sella alla sua moto e perde una gamba. Risarcito con oltre 1 milione di Euro

Ascolta la storia di Gianni che, dopo un brutto incidente ha perso una gamba e ha ottenuto un risarcimento di oltre 1 milione di Euro.

Risarcito oltre 1 milione di Euro

Caso di malasanità

Semplice gastroscopia si trasforma in un incubo. La struttura sanitaria risarcisce donna con € 170.000

Marta, già affetta da sensibilità chimica multipla, una malattia invalidante che crea ipersensibilità e allergie a profumi e agenti chimici, si rivolge a una struttura sanitaria per indagare su una ernia iatale.
Purtroppo il liquido utilizzato per la procedura viene iniettato al di fuori delle viscere senza che il personale sanitario se ne accorga. Con il disperdersi nei tessuti di detto liquido, la cliente vede aggravarsi la sua malattia, già di difficile cura, e a distanza di anni, si aggrava.

Grazie all’intervento dei nostri professionisti e dopo 3 Ctu medico legali del tribunale abbiamo dimostrato come questo liquido abbia intaccato i tessuti e aggravato lo stato di salute di Marta, già di per sé provato dalla patologia invalidante.

La struttura sanitaria ha così risarcito Marta con oltre 170 mila €

Donna in ospedale in attesa di gastroscopia

Risarciti € 170.000

Caso di malasanità

Contrae un battere in ospedale dopo un trapianto di rene e muore. Famiglia risarcita con € 450.000

Barbara è la donna che si è rivolta a Eurorisarcimento Group per ottenere giustizia per la prematura scomparsa del padre.

Nonostante il trapianto di rene possa considerarsi pratica consolidata per il trattamento della malattia del rene, il papà di Barbara purtroppo è stato colpito in quella che viene chiamata infezione nosocomiale.
I campanelli d’allarme c’erano tutti: febbre, positività delle colture, indici infiammatori elevati. I sanitari purtroppo scoprirono con un colpevole ritardo l’infezione contratta dal rene trapiantato. Gli antibiotici somministrati per tamponare la situazione non sono stati sufficienti a riabilitare un corpo già fortemente provato dal trapianto. Il papà di Barbara non supererà mai l’infezione e perderà la vita nell’ospedale che quella vita avrebbe dovuto salvargliela.

Barbara si è fidata del nostro team di esperti e con l’aiuto della nostra equipe di infettivologi abbiamo dimostrato il nesso di causa tra decesso e infezione e siamo riusciti ad ottenere dalla struttura sanitaria un risarcimento di oltre 450.000 euro per Barbara e la sua famiglia.

Intervento trapianto di rene

Risarciti € 450.000

Sinistro stradale

Cagliari: pedone investito sulle strisce pedonali viene risarcito in tempi record con € 200.000

Maddalena è la signora che si è rivolta a noi di Eurorisarcimento Group dopo che, sfortunatamente, è stata brutalmente investita da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali a Cagliari.

La compagnia assicurativa si era rifiutata di pagare in quanto sosteneva che la signora Maddalena fosse prima caduta per un dissesto del manto stradale e solo successivamente, a causa della caduta, fosse stata investita.
Per tali ragioni l’assicurazione intendeva pagare solo il 50% delle lesioni subite da Maddalena imputando solo in parte i danni subiti all’impatto avvenuto con il veicolo.

Mentre Maddalena si dedicava con molta pazienza alla sua ripresa fisica e psicologica, dopo aver subito fratture multiple e um trauma toracico che le ha causato un versamento pleurico, noi ci siamo impegnati per renderle giustizia, senza peraltro farle anticipare alcun importo, così come da nostra politica.

Il nostro pool di professionisti si è battuto affinché, attraverso una valutazione medico legale, si riuscisse a dimostrare che tutti i danni erano riconducibili all’impatto con il veicolo e non alla caduta iniziale.

È così che siamo riusciti, a distanza di appena un anno, a far risarcire Maddalena con oltre 200.000.

Donna attraversa strisce pedonali

Risarciti € 200.000

Caso di malasanità

Salute compromessa dopo intervento di stenosi uretrale. Paziente risarcito con € 90.000

Fabio, l’uomo che si è rivolto ad EuroRisarcimento Group, venne sottoposto ad un intervento urologico sbagliato dai sanitari per non aver tenuto conto del suo quadro clinico pregresso.

Questa negligenza ha avuto delle conseguenze per Fabio, costretto a sottoporsi a molteplici interventi riparatori molto invasivi e menomanti che hanno intaccato anche l’equilibrio familiare e privato.
 
Fabio ad oggi, dopo una lunga battaglia legale, può dire di aver ottenuto giustizia con un risarcimento di oltre 90 mila euro.

Risarciti € 90.000

Contatta Paolo Tomaello - Titolare Eurorisarcimento Group

Anche tu hai dovuto affrontare una situazione simile a quelle che hai appena letto?

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Dott. Paolo Tomaello
Caso di malasanità

Diagnosticata come ulcera ma era una malattia rara. Seno asportato a 33 anni. Risarciti € 170.000

A seguito di una normale visita dermatologica, a Claudia venne diagnosticata un’ulcera al seno sinistro. La diagnosi venne emessa con superficialità, precludendo anche l’ipotesi di un’ulteriore indagine per verificare la presenza di una malattia da trattare con tempestività.

L’errata diagnosi costringe Claudia a ripetute sedute dermatologiche e medicazioni molto dolorose. Il progressivo peggioramento delle sue condizioni cliniche la trascina presto in ospedale per subire un intervento chirurgico invasivo con asportazione del seno e conseguenze invalidanti. Claudia aveva solo 33 anni.

Claudia decise così di rivolgersi ad EuroRisarcimento Group per ottenere giustizia senza anticipare alcuna spesa così da non pesare sul suo equilibrio finanziario.
Dopo una lunga battaglia, Claudia è riuscita finalmente ad ottenere giustizia con un risarcimento di 170 mila euro e la consapevolezza che una più approfondita diagnosi avrebbe comportato la cura della malattia e non l’ asportazione del seno.

Risarciti € 170.000

Risarcimento danni incidente stradale

Ciclista viene urtato da un camion. La compagnia assicurativa nega risarcimento. Recuperati € 12.000

Il papà di Sonia, un dolce novantenne, mentre, in sella alla propria bicicletta percorreva il tragitto verso casa, viene accidentalmente urtato da un camion che lo fa cadere. Portato al pronto soccorso viene medicato e dimesso con una brutta lussazione alla spalla.

Qualche mese dopo, Gilberto viene preso in carico da una casa di cura, ma purtroppo decede prima della chiusura del sinistro, per cause del tutto diverse.
La Compagnia Assicurativa decide che non vi sono gli estremi per un risarcimento, non essendo la morte collegata all’evento, ma l’intervento repentino dei nostri professionisti ha fatto comunque riconoscere, dopo una lunga trattativa, un risarcimento simbolico alla figlia Sonia di 12.000 €

Anziano in bici

Risarciti € 12.000

Caso di malasanità

Ansa intestinale scambiata per appendicite. Donna risarcita con oltre € 200.000

Erika, per problemi ginecologici, si sottopose ad un intervento chirurgico in laparoscopia.

Nel corso dell’intervento, gestito con superficialità, venne infatti scambiata un’ansa di intestino tenue per un’appendicite, con conseguente asportazione del tratto intestinale.

A causa di questo errore, Erika non può più alimentarsi come prima ed è costretta ad appoggiarsi ad un centro specializzato per la gestione della sindrome da intestino corto.

Erika contattò Paolo Tomaello, titolare di EuroRisarcimento Group, alla disperata ricerca di un professionista con esperienza che la aiutasse a ottenere giustizia per la malasanità subita.

Erika è stata risarcita con oltre 200 mila euro, anche se nessun importo sarà mai sufficiente a restituirle la serenità perduta.

Risarciti € 200.000

Risarcimento danni incidente stradale

Centauro viene investito da un furgone e perde una gamba. Risarcimento milionario.

Ti raccontiamo come abbiamo fatto ottenere giustizia a Filippo che ha perso un arto in un tragico incidente stradale e grazie a Eurorisarcimento Group ha ottenuto per lui e la sua famiglia un risarcimento milionario.

Risarcito oltre 1 milione di Euro

Risarcimento danni incidente stradale

Vittima di un sinistro il giorno del compleanno. Ragazza ottiene risarcimento milionario

Ascolta la drammatica storia di Arianna, vittima di un grave incidente stradale. Grazie all’aiuto di Eurorisarcimento Group, che ha anticipato tutte le spese, Arianna ha potuto curarsi e ha inoltre ottenuto un risarcimento milionario.

Risarcito oltre 1 milione di Euro

Caso di malasanità

Confondono infiammazione all'orecchio con tumore. 59enne menomato risarcito con € 50.000

Claudio, a seguito di persistenti dolori all’orecchio si rivolge a dei professionisti sanitari che gli prescrivono prima una TAC e successivamente un parere chirurgico.
Senza adottare alcuna accortezza pre-operatoria Claudio si ritrova in poco tempo a subire un intervento all’orecchio invasivo e decisamente demolitivo.

L’equipe medico-legale che ha studiato il caso ha sostenuto che i sanitari che ebbero in cura Claudio avrebbero dovuto preventivamente eseguire una biopsia per capire l’entità della lesione. Una biopsia pre-operatoria avrebbe, infatti, accertato la natura infiammatoria del problema, scambiata, invece, per una patologia cancerogena.

La struttura sanitaria, riconosciuto l’errore e dopo una trattativa con i nostri professionisti, ha pattuito con Claudio una somma a titolo risarcitorio di oltre 50 mila €.

Malasanità intervento orecchio

Risarciti € 50.000

Risarcimento danni incidente stradale

Centauro urtato da un camion. Gli amputano la gamba per salvargli la vita. Risarcito con € 800.000

Mario in sella alla sua moto viene violentemente urtato da un camion.

Trasportato con urgenza all’ospedale più vicino. La criticità del quadro clinico non permise ai sanitari di salvargli il piede tanto da costringerli ad amputare l’intera gamba.

Mario si rivolse ad EuroRisarcimento Group per ottenere il giusto risarcimento. In meno di due anni e senza aprire alcuna causa giudiziaria, siamo riusciti ad ottenere un risarcimento di oltre  800 mila euro. Risarciti anche i famigliari per il danno riflesso.

Mario oggi, grazie all’ausilio di una gamba bionica, conduce una vita sociale, personale e professionale come tutti gli altri, e la sua passione per i viaggi non si è fermata!

Risarciti € 800.000

Caso di malasanità

Diagnosticano tumore ad un ovaio. Asportano entrambe le ovaie e un rene. Donna risarcita con € 120.000

Il percorso di Lucia, nostra assistita, è tutto in salita.
Si recò al Pronto Soccorso per un dolore acuto alla zona renale, con il sospetto di una colica in corso. Dagli accertamenti effettuati, si scoprì che non si trattava di colica renale ma bensì di una massa tumorale a livello dell’ovaio destro.

Sottoposta ad intervento chirurgico, al risveglio scopre che le hanno asportato entrambe le ovaie ed un rene.

Lucia ha il forte sospetto che le complicanze, non siano solo legate alla sua patologia, ma che sia a causa di un errore medico.

Decise quindi di rivolgersi ad EuroRisarcimento Group per trovare risposta ai suoi dubbi e ottenere giustizia.

L’ospedale inizialmente negò ogni responsabilità in capo ai sanitari che ebbero in cura Lucia. Fummo perciò costretti ad avviare una causa e alla fine il C.T.U. (medico legale nominato dal Tribunale), ci diede ragione. Il giudice condannò l’Ospedale a risarcire 120 mila euro.

Risarciti € 120.000

Caso di malasanità

In 2 anni di controlli nessuno si accorge della protesi all'anca staccata. Donna risarcita con € 55.000

Susanna, oggi costretta in carrozzina, dopo 11 anni da un intervento di protesi all’anca, inizia ad avere forti dolori.
Susanna si reca presso un centro medico per eseguire dei raggi di controllo che non evidenziano anomalie. Susanna continua, però, ad essere molto dolorante e per questo, dopo alcuni mesi, si sottopone a una nuova sessione di raggi X che, nuovamente, danno esito negativo.

Dopo quasi due anni di calvario, durante i quali nessun professionista ha mai diagnosticato problemi alla protesi, Susanna si rivolge al medico che molti anni prima l’aveva operata scoprendo che la protesi si era staccata posizionandosi peraltro in un punto inoperabile, vista anche l’età, ormai non più giovane, di Susanna.

Grazie ai nostri medici siamo riusciti a provare che se il radiologo avesse refertato correttamente sin da subito il danno, la signora avrebbe potuto sostenere un intervento meno invasivo e risolutivo evitando di finire in carrozzina.

La struttura sanitaria ha risarcito Susanna per la cosiddetta “perdita di chanche” con oltre 55 mila €

Donna anziana in carrozzina

Risarciti € 55.000

Caso di malasanità

Intervento sbagliato a seguito di caduta e frattura del femore. Uomo rimane in carrozzina. Risarcito in tempi record con € 400.000

Giulio cade accidentalmente dal terzo gradino di una scala, procurandosi una frattura complessa scomposta del femore.
L’intervento che ne conseguì provocò una grave lesione del nervo femorale, oltre a uno shock settico da fascite a causa di un’infezione contratta durante il ricovero ospedaliero.
Ad oggi Giulio si trova in carrozzina per una grave lesione dello SPE dopo l’intervento.

In tempi record, oltre alla rendita a vita da parte dell’Inail, siamo riusciti a far risarcire a Giulio una cifra simbolica, ma pur sempre significativa, di oltre 400 mila € e 30 mila € per il fratello che oggi si prende cura di lui.

Uomo in carrozzina

Risarciti € 400.000

Risarcimento danni incidente stradale

Centauro viene falciato da un'auto che omette la precedenza. Risarcito € 610.000

Claudia si è rivolta a noi per chiederci supporto nella gestione del grave incidente subito dal marito.

Il motociclista dopo essere stato falciato da un auto viene ricoverato in gravissime condizioni con politraumi, polifratture ed un trauma cranico grave.

Dopo mesi di ricovero e dura riabilitazione, la coppia si rivolge ad una infortunistica stradale che però non la soddisfano così, Claudia, su consiglio di amiche, si mise alla ricerca di qualcuno che possa aiutarli in questa difficile situazione che poteva mettere a repentaglio l‘equilibrio famigliare.

Grazie al nostro repentino intervento, la coppia viene risarcita con oltre 610 mila €.

Risarciti € 610.000

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Dott. Paolo Tomaello
Caso di malasanità

Si reca al Pronto Soccorso per una caduta accidentale, decede in reparto per ritardi diagnostici. Risarcita la famiglia con € 570.000

Luca si è rivolto a noi per fare chiarezza sulla morte prematura ed inspiegabile del padre.

A causa di una caduta accidentale, si recano al Pronto Soccorso per capire se il dolore alla spalla nascondesse qualche frattura. I sanitari che lo ebbero in cura non evidenziarono fratture ossee, così decisero di dimetterlo.

Nel tragitto verso casa, però, il braccio si gonfia ed inizia a comparire l’ematoma, così Luca riporta il papà al Pronto Soccorso. Da li, purtroppo tutto precipita, i sanitari non accorgendosi che in corso vi era una emorragia arteriosa, intervengono solo per drenare il sangue e non riescono ad intervenire con l’urgenza che invece era necessaria.
Il papà decede per shock emorragico in reparto.

Dopo una battaglia legale siamo riusciti ad ottenere il riconoscimento da parte del giudice di un errore medico che avrebbe potuto evitare questo tragico evento.

Fabio viene risarcito con oltre 570 mila € e con l’amara conferma di quanto sospettava..

Risarciti € 570.000

Risarcimento danni incidente stradale

Pedone viene investito da un camion che non si ferma. Risarcito in pochissimi mesi € 150.000

Claudio si rivolse a noi per avere assistenza nella gestione del suo sinistro che gli comportò delle fratture.

Dopo aver affidato il suo sinistro ad un legale, ma senza ottenere risposte concrete decide di rivolgersi a noi per una consulenza gratuita con i nostri specialisti. Revoca, così, il precedente professionista per assegnarci l’incarico.

Nonostante i mesi di indagini da parte delle autorità e le plurime versioni contrastanti da parte dei testimoni dell’accaduto non si è giunti a rintracciare il proprietario del camion, quindi abbiamo attivato l’assicurazione del Fondo Vittime della Strada che risponde per questi casi.

In pochi mesi siamo riusciti a far risarcire Claudio 150 mila €.

Risarciti € 150.000

Caso di malasanità

Donna muore per colpa di una broncoscopia. Famiglia risarcita con oltre € 500.000

Maddalena, dopo due anni da un trapianto polmonare, inizia a manifestare difficoltà respiratorie. Per valutare la situazione Maddalena si sottopone a una procedura di broncoscopia con biopsia. L’intervento ha conseguenze infauste per Maddalena che prima finisce in coma e poi decede.

Marco, il marito, si rivolge a noi di EuroRisarcimento Group per ottenere giustizia. I nostri consulenti, nonché quelli del tribunale, hanno evidenziato che la mancanza di una dettagliata descrizione di quanto accaduto durante l’utilizzo del tubo endotracheale possa supporre che l’errato posizionamento abbia impedito la corretta ventilazione del polmone fino ad arrivare all’arresto cardiaco di Maddalena.

L’azienda ospedaliera è stata così obbligata a risarcire Marco e la famiglia di Maddalena con oltre 500 mila €

Lastre polmoni

Risarciti € 500.000

Risarcimento danni incidente stradale

Perde il controllo dell'auto la vigilia di Natale e scappa lasciando l'amica ferita nel fossato. Ragazza risarcita con € 56.000

Giulia si trovava la vigilia di Natale in auto con l’amico Leonardo.
Leonardo improvvisamente perde il controllo dell’auto e Giulia viene letteralmente sbalzata fuori dall’abitacolo planando su un fossato che costeggiava la carreggiata. Il conducente dell’auto, spaventato e in preda al panico, fugge via con l’auto lasciando Giulia ferita da sola.

Fortunatamente l’intervento degli operatori del 118 è tempestivo e Giulia, dopo i dovuti controlli, viene dimessa dal pronto soccorso con diagnosi di frattura dell’omero destro e contusioni multiple.

Giulia si è rivolta a noi e grazie al nostro intervento ha potuto solo pensare a curarsi delegando a Eurorisarcimento Group non solo l’ottenimento di un congruo risarcimento per il danno subito ma anche l’anticipo di tutte le spese necessarie per curarsi.
In soli 6 mesi siamo riusciti a far risarcisce Giulia con oltre 56 mila €.

Frattura dell'omero a seguito di incidente stradale

Risarciti € 56.000

Risarcimento danni incidente stradale

Intervento di routine si trasforma in un incubo. Uomo reso incontinente risarcito con € 160.000

Luca, l’uomo che si è rivolto a noi per ottenere il giusto indennizzo per il danno subito, un giorno nota del sangue nelle urine. Gli consigliano di fare una biopsia, che risulta non preoccupante. In via precauzionale gli consigliano anche di togliere la prostata. Un intervento ritenuto di routine.

Al risveglio dopo l’intervento Luca non è più lo stesso. Iniziano per lui grossi problemi di incontinenza e continue infezioni alle vie urinarie.
Nessuno ha spiegato a Luca cosa fosse effettivamente successo.

Luca quindi si rivolge a noi di Eurorisarcimento group e tramite le nostre equipe siamo riusciti a dimostrare come l’errata considerazione della condizione pre-operatoria abbia fatto attuare una tecnica di intervento troppo invasiva causando un danno irreversibile.

Luca oggi vive con una incontinenza cronica che lo obbliga ad usare dei pannoloni. Abbiamo ottenuto dalla Struttura Sanitaria per Luca una somma di oltre 160.000 euro

Uomo incontinente per errore medico viene risarcito

Risarciti € 160.000

Caso di malasanità

Errata operazione per una frattura biossea causa la comparsa di una malattia. Risarcito € 130.000

Giorgio si è rivolto a noi per fare chiarezza su quanto accadutogli. Recatosi all’ospedale, subisce un’operazione di riduzione della frattura con mezzi di sintesi errati e una gestione post operatoria discutibile.

A causa di questi errori ha forti dolori, viene sottoposto ad un altro intervento che non risolve completamente il danno in quanto il mancato consolidamento della frattura ha scatenato una pseudoartrosi dolorosa.

Dopo una battaglia instaurata in sede giudiziale poichè la Struttura Sanitaria negava ogni responsabilità, siamo riusciti a comprovare come la malattia sia collegata ad una evoluzione progressiva di una errata riduzione della frattura ed all’errato utilizzo dei mezzi di sintesi. Giorgio viene, così, risarcito con oltre 130 mila €.

Risarciti € 130.000

Caso di malasanità

Intervento non necessario di bypass gastrico rende la vita impossibile a un paziente. Risarcito con € 200.000

Emanuele, uomo di mezza età, si è rivolto a noi per fare chiarezza su quanto accadutogli.
Da mesi Emanuele manifestava episodi di vomito notturno. Si reca dal medico che gli somministra una terapia che però non migliora la situazione. Dopo una serie di consulti con vari gastroenterologi, gli consigliano una gastroscopia che fa emergere la presenza di un’ernia iatale.

Anche a seguito della diagnosi di ernia iatale, la terapia a cui si sottopone Emanuele non risolve il problema. Si reca quindi nuovamente dallo specialista che gli prospetta come unica modalità risolutiva un intervento di bypass gastrico.

L’intervento in un primo momento sembra ben riuscito ma dopo qualche giorno Emanuele ricomincia ad avere gli stessi sintomi ed episodi di vomito di prima e scopre così che l’intervento era del tutto superfluo e lo aveva solamente esposto a dei rischi senza alcun beneficio in quanto intervento invasivo e non risolutivo. Emanuele inoltre non è in condizioni di sovrappeso per cui l’intervento non era assolutamente necessario.

Consultati i nostri medici legali, ci siamo battuti affinché si riconoscesse l’inutilità dell’intervento a cui è stato sottoposto Emanuele.

La struttura ha così risarcito Emanuele con oltre 200.000 euro.

medico gastroenterologo bypass gastrico

Risarciti € 200.000

Caso di malasanità

Viene dimesso dall'ospedale per colite virale, si scopre dopo 7 mesi che era un tumore. Risarcito € 60.000

Franco si reca al Pronto Soccorso per forti dolori addominali, viene dimesso per colite virale ma dopo 7 mesi di forti dolori scopre che la causa era una massa tumorale nell’intestino che gli ha fatto rischiare la vita.

Si è, dunque, rivolto a noi per avere una risposta alla domanda: cosa sarebbe cambiato se la massa fosse stata diagnosticata in tempo?

La risposta era semplice: il ritardo diagnostico ha provocato la cosiddetta “stadiazione della malattia grave” con ripercussioni sulla persona.

Rispondendo quindi al quesito di Franco, ovvero che se la diagnosi iniziale fosse stata corretta, sarebbe stato sottoposto ad un intervento chirurgico e non vi sarebbe stato aggravamento della malattia.

Oggi Franco sta bene e la Struttura Sanitaria lo risarcisce con oltre 60 mila €.

Risarciti € 60.000

Risarcimento danni incidente stradale

Motociclista viene urtato in autostrada da un veicolo che invade la sua corsia schiacciandolo sul guardrail. Risarcito in poco tempo € 200.000

Giuseppe si trova coinvolto in un incidente stradale che gli reca danni fisici.

Si era rivolto ad un legale per la richiesta di risarcimento danni, ma non era riuscito a controbattere in quanto i verbali delle autorità intervenute sentenziavamo la sua colpa concludendo che la vettura non aveva responsabilità. Quindi l’avvocato consigliò di archiviare il caso.

Non convinto, Giuseppe si rivolge a noi che con una ricostruzione dinamico ricostruttiva ribaltiamo la situazione e in pochi mesi, in via stragiudiziale (ovvero senza andare in causa) otteniamo un risarcimento di oltre 200 mila euro per le lesione subite rendendo così giustizia al danneggiato.

Risarciti € 200.000

Caso di malasanità

Non si accorgono di un aneurisma a seguito di un intervento. Paziente decede. Famiglia risarcita con € 665.000

Claudia chiede l’aiuto di Eurorisarcimento Group dopo il decesso del papà.

Il padre viene ricoverato per un intervento vascolare e viene dimesso con terapia anticoagulante. Lo stesso giorno della dimissione il papà di Claudia riscontra una paresi motoria e sensitiva del lato dx del corpo. Approfondito il caso con vari esami si scopre, solo dopo qualche giorno, che vi era un ematoma alla coscia destra. Il paziente viene quindi sottoposto ad intervento per svuotare l’ematoma ma l’aspetto clinico del paziente irreversibilmente peggiora. §
Dopo pochi giorni il papà di Claudia decede per shock settico.

Con l’intervento dei nostri professionisti, ed una battaglia congiunta con i nostri legali, siamo riusciti a dimostrare che se quell’ematoma, causato da un trauma chirurgico, fosse stato drenato con urgenza e l’attenzione dei parametri post operatori fosse stata maggiore, il paziente non avrebbe avuto un decadimento generale così repentino da condurlo alla morte.

L’azienda ospedaliera risarcisce così Claudia e la sua famiglia con 665.000 euro

Uomo anziano primo piano

Risarciti € 665.000

Caso di malasanità

Piccolo intervento di routine lesiona il nervo di un dito. Risarcita € 20.000

Lucia viene ricoverata per un semplice intervento di rimozione cisti articolare ad un dito, lesionano erroneamente il nervo facendole perdere la sensibilità del dito.

Si vede, così, costretta a tornare più volte presso la struttura sanitaria lamentando tumefazioni e dolore articolare intenso.

Tranquillizzata dai sanitari che il tempo avrebbe risolto tutto, la cliente non demorde e dopo continui e ripetuti accessi in ospedale le vengono confermati i suoi timori, ossia che i dolori erano causati dalla lesione del nervo digitale con perdita di sensibilità.

Lo stesso ritardo nell’aver individuato l’errore la costrinse a subire un secondo intervento che doveva essere risolutivo ma che purtroppo così non è stato.
Questo comportò una severa difficoltà nello svolgimento dei lavori quotidiani che ancora oggi Lucia lamenta.

Dopo una battaglia con i nostri legali, in cui la controparte non ammetteva l’errato intervento, siamo riusciti ad ottenere un congruo risarcimento per Lucia.

Risarciti € 20.000

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