Si reca al Pronto soccorso per dolori addominali, dopo 17 giorni di agonia decede in ospedale. Famiglia risarcita con 1 milione e 100 mila €
La storia di Carla ha dell’incredibile, la paziente che recandosi al Pronto Soccorso per dolori addominali e ripetuti casi di vomito non viene accuratamente seguita e omettono di interpellare un chirurgo nell’immediato per indagare correttamente il quadro clinico.
Viene ricoverata per 17 giorni, nei quali continua a dimagrire e ad avere dolori addominali. La sottopongono a quotidiane visite mediche ma non approfondite, fino ad accorgersi della necessità dell’intervento chirurgico.
A causa dell’insorgenza di una necrosi i sanitari così intervengono con urgenza ma non ci sarà più modo di recuperare la paziente dal quadro settico ormai in essere. Due giorni dopo l’intervento viene dichiarato il decesso.
Senza ombra di dubbio, nemmeno secondo il medico del Tribunale di Ravenna, si giunge a sostenere che i sanitari che la ebbero in cura non si accorsero nell’immediatezza della presenza di un’ernia crurale che, se trattata chirurgicamente con urgenza, avrebbe evitato il decesso della paziente.
Dopo una lunga battaglia i figli di Carla hanno, perlomeno, ottenuto giustizia vedendosi riconosciuta la responsabilità dei medici ottenendo oltre 1 milione e centomila euro.